Per il secondo appuntamento del martedì per l'"ABC del cucito" parleremo se effettivamente è solo questione di macchina da cucire.
Mi sono sempre arrabbiata con chi mi diceva: “Ma scherzi, una macchina da cucire da supermercato?” Beh, che c’è di male?
La maestra del mio corso, sarta d’esperienza, fa ancora tutto a mano, che sarà mai. Ed io, ovviamente, ho cominciato facendo proprio così.
Ho comprato una macchina elettrica al discount spendendo 75,00 € e con lei ho fatto tutto il corso di cucito e tutte le mie prime creazioni “d’esercizio” fino alle mie vere creazioni del mercatino: insomma per quasi due anni è stata la mia compagna fedele.
Ho ricoperto i vecchi sacchiapelo per la roulotte, cucendo strati che non pensavo neppure si potessero cucire; ho creato il mio primo coprimacchina imbottito, ho creato dei poncho di spugna per i miei bambini…insomma tutte cose di …un certo spessore…e non è servito il doppio trasporto e non ho rotto alcun ago o altro!
Certo come tutte le cose (e le persone!) ha dei pregi e dei difetti.
E’ un trattore nel senso che non è molto silenziosa e non ha il bottone per rallentare il trasporto, ma è anche vero che proprio per questo mi ha insegnato a misurare molto bene il peso sul pedale per regolarmi da sola sulla velocità della cucitura: in certe occasioni può diventare un elemento determinante!
Dispone, inoltre, di una serie di punti che per le applicazioni hanno dato un risultato fantastico (me lo riconoscono anche le “amiche con stoffa”): non ne ho trovati di così belli in nessun’altra macchina.
Fra l’altro ho potuto recuperare alcuni piedini della vecchia macchina da cucire di mia mamma permettendomi di risparmiare un sacco di soldi.
Io ho fatto questa scelta perché non avevo mezzi e non sapevo quanto avrei investito su questo nuovo hobby, ma soprattutto non me ne sono pentita per niente.
Con i soldi del primo mercatino di Natale sono riuscita a comprarmi una macchina elettronica molto sofisticata usata da mia mamma che ne voleva una più semplice ma che costava un vero sproposito...che mito... e così io mi sono "tenuta" la sua "vecchia".
Nelle istruzioni la chiamano “computer sewing” e non nascondo che agevola davvero molto il lavoro ma, se devo dirla tutta, è anche un po’ noiosa perché fa tutto da sola: addirittura non uso più neppure il pedale! (il che la rende comoda per le pulizie e per il trasporto in giro). Inoltre ci ho messo un pò a leggere tutto il libretto delle istruzioni, per mia fortuna scritto bene, ma come si sa, la pazienza è la virtù dei forti.
Quindi, amica mia, ciò che ti posso consigliare è:
© Esercitati per un po’ con una macchina di qualcuno per capire quali sono le tue esigenze;
© Orientati sul tipo di cucito che intendi praticare (quilt, patchwork etc.) perché la macchina dovrà seguirti;
© Fatti consigliare da gente esperta e non badare ai gadget delle proposte commerciali, ma valuta i dettagli: magari non ha l’indispensabile per te;
© Non perdere di vista il budget;
© Armati di pazienza e per un po’ segui passo a passo le istruzioni e cerca di capire le potenzialità della macchina che hai scelto: a volte per pigrizia si usa come quelle semplici pur avendo speso parecchio.
Infine ricorda: la differenza la fai tu, la tua esperienza, la tua fantasia e la tua creatività.
1 commento:
O tu sei molto brava o sei fortunata. Io non faccio per niente grossi lavori, anzi,(d'altra parte sono un'autodidatta ed anche pasticciona in quanto non ho nessuno cui rivolgermi quando incontro difficoltà) ma la mia Singer excel - che mio marito ha pagato circa 7 anni fa 400 euro - non mi soddisfa. Non mi soddisfa al punto che pur avendola da tutti questi anni, la sto usando solo da un paio d'anni. Per es. anche se vado leggera col piede, corre ugualmente e così non sempre riesco ad andare dritta. Inoltre manca del punto festone e se uso lo zig zag per le appliqués, non mi viene bene. Inoltre non cuce bene cose un po' più spesse del normale, ecc. ecc. Forse ho fatto male a provare la PFAFF di mia sorella, che é eccezionale, so soltanto che se non costassero così tanto me ne comprerei sicuramente un'altra. Mi hanno consigliato una Yuki per non spendere molto, ma io non la conosco questa marca e quindi non mi fido. Per cui mi riduco a fare sempre le solite cose con cui ho preso la mano ed il cucito che mi sarebbe tanto piaciuto, ora non mi appassiona più tanto. Ho cercato anche corsi di cucito, ma li ho trovati esclusivamente per sarte e sono carissimi. A me interessa il cucito creativo in particolare, ma dove abito io non ci sono corsi. Tu di dove sei? Scusa lo sfogo, ma l'ha provocato il tuo bell'articolo. Ciao.
Anna Maria
Posta un commento