domenica 5 ottobre 2014

COPERTINA LIBRO STOFFA CERATA

La spiaggia per me è un posto fantastico, sempre! 
Con il sole o con la luna, con la pioggia o con il vento…la sento dentro di me, mi mette a mio agio.
Ha fatto da scenario al mio passato, felice, di ragazzina spensierata . . .
Oggi da mamma rappresenta la gioia di giocare, di ridere, di camminare insieme ad un figlio, ma anche ad un’amica, o semplicemente in compagnia dei propri pensieri.
Ora è soprattutto la pausa da una vita frenetica, di corsa e rincorsa, è l’energia, è fare pace con me stessa; è lasciare che ciascuno trovi il suo spazio, la propria dimensione…
Il mio? Perdermi nella lettura. E’ qui infatti che riesco a dedicarele tutto il tempo che voglio.
Ma una cosa che odio fortemente di tutto questo  è vedere che la copertina del mio adorato libro si appiccichi sulle mie gambe sudate, spesso si cristallizzi a causa della salsedine, quanto meno che si unga con la crema solare…noo, non si può vedere.
Così ho sempre ricoperto i miei libri con la carta da giornale, suscitando curiosità per ciò che leggevo, o magari per la pagina di giornale che usavo.
Poi un giorno, a casa di mia mamma, mi è capitato per le mani questo avanzo di stoffa cerata e mi è venuto in mente, in quattro e quattr'otto, di crearmi una copertina più pratica, più simpatica ed eccola qui.




Pratica perché
©      la posso appendere al gancio dell’ombrellone tenendo il mio prezioso libro lontano dai guai che i bambini sono capaci di inventarsi (acqua rovesciata, carta di gelato etc.);
©      ha il segnalibro incorporato in modo da non perdere mai la pagina;
©      e il tessuto plastificato consente di essere pulito con un semplice panno umido e detersivo.

Ho trovato anche delle belle stoffe cerate di colore rosso con pois bianchi, nero con pois bianchi e fantasia francese con cabine da spiaggia. Anche le misure sono importanti: dipendono da che tipi di libro sei abituato a leggere. Io per esempio sono da edizioni economiche con copertina morbida, di piccole dimensioni, insomma quelli che ti stanno sul comodino ma anche che puoi portarti ovunque in borsetta.
Che ne dite: un'ottima idea regalo!


Baci

HOSSEINI KHALED

Adoro quei libri che ti prendono lo stomaco o ancor più giù, nei quali ti tuffi con tutta la testa, il cuore fino a provare sentimenti che hai sopito, a volte dimenticato o magari neanche mai vissuto… Quante volte mi è capitato sorprendermi piangere o ridere o compiacermi ripetendomi frasi così belle che mi sembra di ritrovarle dentro me come fossero state mie da sempre.
Pasolini, Fallaci, Mazzantini, Busi, Joanne Harris tra i miei preferiti ma anche Corrado Augias, Ammaniti. Quest’anno la new entry Khaled Hosseini e la sua trilogia. In realtà, tanto per non smentirmi sono partita dall’ultimo “E l’eco rispose” per poi leggere “Mille splendidi soli”.
Con il primo ho ritrovato il gusto di leggere per farsi una domanda, per trovare spunto per un’indagine interiore, darsi una risposta. Le mille sfumature dei rapporti tra le persone, tra genitori e i figli, tra fratelli, le conseguenze, anche involontarie, delle proprie scelte, la risposta degli altri, l’attesa, la frustrazione, la delusione e ancor di più. 
Un bel libro, dove il contesto serve solo ad accentuare la drammaticità, l’assurdità e la forza della vita, dove si dà spazio alla diversità del vivere una stessa situazione: 
Tu dici che sentivi una presenza, io invece intuivo soltanto un’assenza”.  
Ma soprattutto ha preso voce ciò in cui ho sempre creduto; Hosseini lo esprime così: 
Non ci si pente mai dell’attenzione che diamo agli altri. Se uno si comporta così, da vecchio non dovrà rimproverarsi di non essere stato sufficientemente buono con qualcuno”.
"Mille splendidi soli" invece mi ha fatto arrabbiare, da donna libera, odiare quella cultura, quella accettazione /rinuncia per poter continuare, per poter vivere.
 “Una sola abilità: il tahamul. La sopportazione.” dirà una ragazza-madre alla propria figlia harami (bastarda) quando quest’ultima le chiederà di poter avere un’istruzione. A sua figlia!!! 
Qui l’Afghanistan e tutta la sua cultura contraddittoria, la religione, la guerra, la morte, la crudeltà sono imprescindibili dalla storia e dal sua sviluppo fino al suo epilogo. 
E’ stato difficile leggerlo, impossibile accettarlo come verosimile, tanto che ho rinunciato a leggere il terzo (sarebbe il primo) perchè si stava scatenando in me un vero e proprio odio razziale. 
Per due giorni non ho potuto leggere altro se non cose frivole e leggere; così ho girato lo sguardo da un’altra parte e mi sono sentita fortunata di essere libera di poter scegliere.


 Baci