venerdì 23 giugno 2023

6 x me

Da sempre ho il pallino delle stoffe africane...O forse solo da quando Fatu, l’adorata colf della nonna Teresa, provenienza Costa d’Avorio, è entrata nella nostra famiglia.

Durante il week-end, quando si trovava con gli amici, la casa di nonna si tingeva di profumi (usano degli oli meravigliosi, di velluto...), di trecce, di colori: quelli meravigliosi dei loro vestiti fatti in casa. Modelli fascianti, accoglienti e pieni di significato.

Finalmente, un paio di anni fa, incontro questa ragazza importatrice di tessuti favolosi e li scelgo, uno ad uno. Quando ho aperto il mio pacco di WAX e li ho visti davanti a me l'emozione è stata tanta. Toccarli, aprirli, immaginarli...

Poi però li ho tenuti fermi per un anno. Volevo qualcosa di speciale per loro. Non volevo in alcun modo rovinarli pensando alla fatica che fanno per realizzali - sono affidati a un gruppo sparuto di persone che si preoccupano di difendere e diffondere il loro prodotto originale!! - anzi proprio per questo volevo rispettarli - d'altra parte loro per confezionare gli abiti devono rivolgersi a dei sarti riconosciuti! - ma soprattutto volevo ricreare quella stessa sensazione di colore, di calore che Fatu dava a me.

Ha richiesto molto impegno definire il modello perché le esigenze che avevo erano tante: volevo qualcosa di colorato, ma anche elegante e poi pratico ma anche sicuro, utile alla donna ma anche all'uomo.

Et voilá! E' nata “6xme”, la borsa che mi può seguire ovunque. In spiaggia, in città, persino per fare la spesa; la posso interpretare come voglio!

Tessuto cotone in fantasia WAX originale, solido, strutturato; tessuto cotone italiano tinta unita sul colore dominante o in contrasto; fliselina per indurire la stoffa interna, a sostegno del corpo della borsa; manici in bambù (che vadano sulla spalla!), tasca interna chiusa con cerniera, pochette separabile coordinata nelle stesse tonalità; accessori vari a dettaglio.

Qual è la sua straordinarietà? Si scrive double-face e si legge "E' REVERSIBILE"!!! Questo significa che posso avere 6 borse diverse contemporaneamente...ma forse anche di più se penso a tutti gli usi a cui posso destinarla. Infatti:



1) posso portarla GRANDE in fantasia all'esterno;

2) oppure PICCOLA sempre in fantasia;





3) oppure mi serve GRANDE e sobria con la sua punta di tinta unita;

4) oppure PICCOLA e sobria in tinta unita; 



5) o ancora posso indossare solo la BORSA; 

6) oppure portarmi via con me solo la POCHETTE. 





Le trasformazioni non sono complicate: basta risvoltarla da un lato all'altro mentre per ridurla basterà spingere all'interno i fianchi della borsa e sagomarli con l'unghia (se proprio voglio gli dò una stiratina!).

La prima che ho confezionato è lei, in questa straordinaria fantasia porpora-giallo ocra...stupenda, con un effetto proprio wow!!!

Non so, forse l'adoro perché questa tinta porpora mi sblocca un ricordo (come si dice ora): mi parla subito di lui Prince e la sua “Purple Rain”...o forse dovrei dire di Paolo M. cha Prince me lo ha presentato lui.

È la seconda metà degli anni '80. Sono gli anni delle superiori, delle compagnie, della grande musica, delle belle amicizie...quelle vissute intensamente, a volte ancor più di un amore...quasi erano più protette come bene in estinzione più di uno stesso amore...

E il mio legame con Paolo era così: abbiamo riso tantissimo, parlato di attese, di sogni, di amori impossibili...come solo quelli dei 17/18 anni sanno essere. Ci siamo supportati, sopportati, consolati...come quella volta a Bibbione, forse era Pasquetta...di sicuro un giorno di primavera, ma uggiosa e triste come eravamo noi in quel momento...

Ci siamo voluti tanto bene io e Paolo, sperimentato un’amicizia di cui mi porto un ricordo affettuoso e riconoscente...e quel piccolo dado rosso e bianco portafortuna...beh è sempre (ancora) con me!

 Baci

 

P.S. La forza del pensiero può condizionare gli eventi? Non lo so...tu chiamale coincidenze!! 💖

 

"I never wanted to be your weekend lover
I only wanted to be some kind of friend
Baby, I could never steal you from another
It's such a shame our friendship had to end

Purple rain, purple rain...
I only wanted to see you
Bathing in the purple rain

Honey, I know, I know
I know times are changing
It's time we all reach out
For something new, that means you too
You say you want a leader
But you can't seem to make up your mind
I think you better close it
And let me guide you to the purple rain"

Purple rain - Prince

 

mercoledì 30 novembre 2022

COPRI PENTOLA CHARLOTTE

Ultimamente si parla molto di cambiare le proprie abitudini per risparmiare ma soprattutto per fare del bene all'ambiente. E' per questo che sono un'accumulatrice seriale di qualunque cosa nella filosofia del "può tornarmi utile".  E spesso è stato così. Barattoli, scatole, abiti vecchi, asciugamani...

In questo periodo mi sono concentrata soprattutto su come eliminare la plastica, di tutti i tipi, non solo quella delle bottigliette, dei loro tappi o delle posate monouso. Ho eliminato tutto ciò che era di plastica nella mia cucina, come i contenitori da frigo, di un'ottima marca per carità e sicuramente pratici, ma meglio il vetro, che lavo, sgrasso e disinfetto in lavastoviglie. Anche le terrine sono di vetro. Anche i piatti del campeggio.

Cerca che ti ricerva, è così che mi sono imbattuta in un tessuto che trovo fantastico, per consistenza, praticità e  fantasie disponibili: si chiama PUL, che altro non è che l'abbreviazione di   "Polyurethane Laminate" che tradotto sarebbe "tessuto laminato sul rovescio".

Si tratta di un tessuto in morbido cotone, per capirci all'esterno sembra un morbidissimo jersey, rigorosamente certificato OEKO-TEX, mentre all'interno è laminato quindi impermeabile, ma allo stesso tempo resta traspirante e resistente alle alte temperature. E' il tessuto con cui oggi confezionano i pannolini riutilizzabili dei bambini. Lo trovo straordinario!

L'ho provato con un progettino semplice che ripropongo come regalo di Natale, utile e pratico, i COPRI-PENTOLA DA FRIGO, altenativi alla pellicola o all'alluminio da cucina ma anche ai fogli di cera d'api, che devo ammettere, un po' per la loro consistenza ma anche per il loro costo, non mi hanno ancora convinta del tutto. 




Sì lo so, sembrano delle cuffiette per la doccia, per questo le chiamo Charlotte...😉

Sono molto colorate e divertenti, pratiche e igieniche visto che si possono lavare anche a 60° e non richiedono nessuno stiro.











E' un' idea che trovo bizzarra ma è davvero funzionale, oltre al fatto che, come tutte le mie creazioni, sono super testate da me. 


Li ho realizzati in tre misure, small, medium e large, per coprire le varie esigenze. 
Io li trovo semplicemente adorabili. 

Baci

"Questa è la canzone di Charlotte.

Lei ha un ranch in Canada, ma vive sola col papà,
ma non per questo è triste o sola, qualche amico la consola.
Ha un cavallo, per esempio, che vuol bene solo a lei,
e un agnellino bianco latte, che fa far risate matte

Lei ha un ranch in Canada,
ma non rimpiange la città,
perchè nel bosco sempre verde,
lei ci gioca e non si perde."

i tulipani blu






Borsa secchiello scozzese

Quando una cosa non mi piace fino in fondo resta lì, nel fondo della valigia delle mie creazioni in attesa di...un'idea originale ovviamente. 

Ed in effetti a questa borsa mancava un pò di personalità: la solita busta con i manici di pelle...se non fosse stata per quella stoffa meravigliosa, da tailleur di sartoria. 

L'avevo lasciata da parte finché mi è venuta questa idea regalatami da uno sbiego di velluto capitatomi per le mani per sbaglio nella mia merceria del cuore.

...smonta tutto, rimisura, ridimensiona, stira, cuci...

La nonna Carla, presenza fissa in casa nostra, mi ha vista così presa, ha seguito tutto il progetto e la realizzazione, mi ha consigliato e poi quando l'ha vista finita non ha smesso di dirmi per almeno tre quattro settimane di seguito "Ma che bella Ale!" "Ben che meraviglia!" 

E cosa fai non gliela regali? Ma certo che sì! 

Ed eccola qui la nonna fiera con la sua borsa secchiello nuova. 

Il tweed è di lana morbidissima al tatto, ma l'ho indurita con la fliselina per renderla un secchiello rigido, che stesse in piedi da solo. Mi dà i nervi appoggiare la borsa per terra o vedere che si affloscia sul pavimento...una questione di igiene credo.

All'interno ho posizionato una tasca aperta che contiene il cellulare e le chiavi (o accendino e sigarette per chi come me fuma), così da trovarli comodamente senza "ravanare" il fondo. 

La chiusura è con la  clip a calamita perchè la sicurezza non è mai troppa; esternamente c'è questo bottone marrone effetto astrakan; originale anni 60, viene da un cappotto della nonna...d'altra parte è risaputo che io non butto via nulla.


E poi i doppi manici: corti di cuoio intrecciati per portarla a mano o braccio; cinghia allungabile di stoffa in tinta per portarla a spalla e alla lunghezza più gradita.

Per me la comodità è tutto: anche se a volte detesto le borse grandi, allo stesso tempo non so farne a meno, come se ti dovessi sempre portare dietro tutto il tuo mondo. 

Questo modello l'ho pensato come un campione "mignon" per poi riproporla in versione più grande. Ma credo che ci ripenserò...questa dimensione mi sembra veramente perfetta, nè troppo piccola nè troppo grande; contiene persino i  documenti se vai a fare gli esami del sangue 😀 giusto per non lasciarli in giro.

Staremo a vedere, come mi salterà il matto.

Baci


"Basta il gioco di uno scatto
o il fruscio di una cerniera
e la mano che s' infila si ritrova prigioniera
come presa a tradimento
dallo spazio immenso
da quel mondo immerso che c'è
nella borsa di una donna."

Giorgio Faletti  - "Nella borsa di una donna."

domenica 23 gennaio 2022

Pochette tweed e tartan

"La borsa di una donna pesa come se ci fosse la sua vita dentro
Tra un libro che non vuole mai finire ed altri trucchi per fermare il tempo
C'è la sua foto di un anno fa che ha messo via perché non si piaceva
Ma a riguardarla adesso si accorge che era bella ma non lo capiva
La borsa di una donna riconosce le sue mani e solo lei può entrare
Nascosto in una tasca c'è quel viaggio che è una vita che vorrebbe fare
Milioni di scontrini, l'inutile anestetico del suo dolore
E stupidi sensi di colpa per quel desiderio di piacere "

Noemi - La borsa di una donna        

Qualche anno fa feci una borsa in tartan. Ero alle prime armi e non mi convinceva fino in fondo.

Le mancava qualcosa. Mi arrovellavo sul fatto che era troppo molla, floscia, senza sostegno e forse troppo piccola. Così l'ho sempre tenuta da parte. 

Quest'anno, merito il fatto che lo scozzese ed il tartan sono tornati di moda, l'ho voluta riprendere e così l'ho smontata ma, ahimè, misurandola non trovavo la quadra...Poi cercando nella valigia delle stoffe che ti trovo? Un'intera pezza dello stesso tessuto e una in tonalità carta da zucchero/grigio e dei pezzi di tweed avanzati dal tailleur di mia mamma. La borsa, povera, è finita di nuovo sul fondo della cesta (ma non per molto).

Nuove idee mi sono nel frattempo venute, prorompenti: volevo colore, volevo comodità, volevo originalità. Ed ecco cosa ne è nato. 

Delle splendide pochette che ho regalato a Natale.


Volevo che fossero una diversa dall'altra così ho giocato con le cerniere e le fodere in tonalità, sui manici (dove ho potuto li ho fatti fare di pelle) ma soprattutto le ho irrobustite usando la flisellina. 

 

Devo dire che sono proprio belle! 









Facendo un giro dal mio caro amico di stoffa "Ai due Pomi" di Treviso ho visto dei tessuti in tartan, tweed, scozzese, di ogni genere sorte e generazione: colori accesi, eleganti, giovani. Basta solo scegliere, il resto lo faccio io.

Baci.



mercoledì 5 gennaio 2022

RIUSO 2) I DISCHETTI STRUCCANTI RIUTILIZZABILI

         Le mie colleghe mi prendono in giro perchè non faccio buttare nulla...scatole, cartoncini, asticelle porta documenti etc etc...Mi domandano "ma cosa te ne fai?" 

Qualcosa mi salta in mente di sicuro...e 90 % dei casi è così:

* ho rifornito la maestra Paola in 5 elementare di tutto l'occorrente per fare dei raccoglitori "Il mio diario - 5 anni di vita insieme" per 25 bambini...tutto gratis...sarebbero finiti al macero...

* ho rivestito e colorato le scatole con cui oggi tengo divise per colore tutte le mie stoffe;

* ho raccolto e fascicolato tutte le dichiarazioni dei redditi...etc etc etc...

Ma il vero pozzo dei desideri è il mio armadio del cucito. Conservo tutti i pezzi di stoffa che avanzano dalle mie creazioni e poi quando scoppia tiro fuori tutto, divido per dimensioni e vedo cosa mi salta in mente...

Ed ecco qui i regalini di Natale per le mie ragazze (mia figlia e le sue amiche...). Sono in quell'età dei pigiama party, di serate a mettersi e togliersi lo smalto, delle prove di trucco...

Sono pelli delicate, fresche, giovani...e così...tataaaa:

Strisce di spugna avanzata dalle lavette, ritagli di  stoffa di cotone 100 % , colorata e allegra.

Per me, a dirla tutta, li confeziono anche recuperando i vecchi asciugamani, se non sono presi troppo male (in tal caso diventano stracci per lavare per terra, la roulotte o tappeti per la doccia). 


Sono riutilizzabili, facilmente lavabili e disinfettabili...la plastica della confezione, usata per ovvi motivi igienici, è alimentare pertanto anch'essa riutilizzabile.

Un piccolo impegno per un mondo migliore per le mie ragazze!

Baci.


"Adesso è la verità

L'unica cosa che conta

Dimmi se farai qualcosa

Se mi stai sentendo

Avrai cura di tutto quello che ti ho dato?

Dimmi?


Siamo nella stessa lacrima, come un sole e una stella

Luce che cade dagli occhi, sui tramonti della mia terra

Su nuovi giorni"

Elisa - Luce (tramonti a Nord Est)


RIUSO 1) Le piastrelle di Matilde

     Mia figlia Matilde, di 15 anni, accusa la mia generazione di aver lasciato loro un mondo brutto soprattutto per l'inquinamento che abbiamo prodotto. Credo che abbia ragione. 

Compriamo e sperperiamo ogni genere di prodotto, dal cibo al vestiario...senza sosta: ci stufiamo e buttiamo creando cumuli di spazzatura che da poco, in realtà, stiamo smaltendo in modo corretto, ma che continuiamo ad accrescere, di scorie di ogni genere e che non sappiamo neanche più dove mettere.

Studiando con lei ho appreso che ci sono delle politiche di sostegno per le attività produttive di abbigliamento già da diversi anni nei vari Stati. In Inghilterra per esempio, se investono nel riuso e riciclo per ridurre le produzioni di Co2 durante la fase di produzione e per il loro trasporto, ma anche per ridurre l'acqua che si utilizza nel ciclo produttivo, al fine di tendere a quelli che sono i goals dell'Agenda 2030, i produttori godono di sgravi fiscali e di sovvenzioni. 

Mancano solo 7 anni a pensarci...e cosa sono 7 anni??

Quindi mi sono messa a pensare a cosa potevo fare io nel mio piccolo, perchè è inutile pensare alle grandi impese se non riusciamo a portare a termine neanche quelle piccole di tutti i giorni. E poi tanti piccoli impegni possono essere un grande risultato domani. 

E così ho pensato al mio hobby come una piccola fonte di RIUSO...e mi sono detta "SI PUO' FARE!!" Sì, si può fare molto: quanto meno posso consumare le stoffe vecchie, trasformandole in qualche altro oggetto ancora utile alla nostra vita quotidiana, usandole in modo diverso per consumarle certo, ma anche per dargli nuova vita prima di gettarle nel secco. 

Così quest'anno i miei progetti sono stati tutti in funzione di questo. Ed ecco qui i miei progetti...le mie creazioni.

1) LE PIASTRELLE PER MATILDE


Durante la ristrutturazione della casa nuova volevo a tutti i costi conservare le vecchie piastrelle della cucina...originali anni 70. Mi piacevano davvero tanto perchè erano quelle belle piastrelle fatte di terra cotta rossa, che creano un perfetto gioco geometrico visivo, quelle che andavano fino al soffitto, quelle che appena ci metti lo scalpello per toglierle si scheggiano in mille pezzi...ahimè era davvero impossibile tenerle integre. E così con la pazienza di Giobbe che mi contraddistingue sono riuscita a staccarne 2 totalmente intere. Poi una è stata rotta da un temporale...ma questa è un'altra storia. 

Ma che farmene? 

 


Cercando qualche idea, girando su internet alla fine trovo questo sito https://www.lacornicetta.it/ dove vendono un prodotto fantastico: "cornice in legno per sottopentola porta mattonelle". La fantasia a questo punto ha fatto il resto ovviamente. 

Ed ecco qui il mio campione.

Perfetta...anche per una bomboniera originale.

E così, in occasione della Cresima di Matilde, sono andata in cerca di vecchie piastrelle dal mio rivenditore di fiducia; ho individuato il colore ad acqua resistente alle temperature, la colla adatta, lo spray per proteggerle ed ecco il risultato. E via... 


Ora servivano dei sacchettini per i confetti perchè non esiste festa senza confetti...senza bomboniera sì, ma senza confetti assolutamente no!

Quindi l'idea di creare dei sacchettini double face porta mascherina e disinfettante per le mani da borsetta - visto il periodo (ma anche per i fazzoletti o assorbenti) - realizzate assolutamente con recupero di stoffe avanzate da precedenti lavori e abbinate tra loro. 

 Ed ecco qui il risultato finale.



Una diversa dall'altra, per colore, dimensione, forma...una chiccheria unica.

Baci!

"Passa il gigante graffia le stelle/Morde i pianeti

Passa il gigante che anche lassù/Butta i suoi rifiuti

Passa il gigante sporca di nero/ Tutto quello che tocca

Cresce il gigante nell′indifferenza/ Di chi non apre bocca

Finché il sole cerca la luna/ L'uva diventa matura

L′erba profuma tagliata / Incrociamo le dita

TU COME STAI / QUALE MONDO VUOI

IO VOGLIO UN POSTO MIGLIORE 

TU DOVE STAI/ DI CHE PIANETA SEI

QUESTO HA BISOGNO D'AMORE" 

RIO e Fiorella Mannoia – Il gigante


RIUSO 3) CUSCINETTI PER LE CERVICALI CON SEMI D'UVA

         Martina, la mia estetista, mi chiede se posso confezionare dei cuscinetti per le cervicale come quelli che acquistò da me anni fa al mercatino. Voleva fare dei pensierini per le sue clienti "acciaccate"...lei aveva già acquistato i semi d'uva bio...

E' una ragazza attenta a queste cose Martina, mangia sano, fa meditazione, ama la vita e le persone, anche se non è una persona molto fortunata. 


E così le dico "Certo che sì!!" 

Avevo già in mente qualcosa. 




Ritiro fuori il "pozzo dei desideri" 

e riesumo cotone bio per il sacchettino dei semi e pezzi di stoffa e nastri abbinabili per creare il cuscinetto. 

Questo è troppo stretto, così è troppo leggero, adesso troppo scomodo...

Et voilà...misura perfetta, pratica ed "igienica", abbinamenti riusciti...

Tutto cotone, nessun inserto in plastica, nessuna chiusura metallica...solo cotone e semi d'uva...

Buona salute a tutti!!!

Baci