E' così che mi faccio dare da mia suocera la sua Necchi impolverata e provo a capire di cosa stiamo parlando. Cucitura dopo cucitura mi faccio convincere: beh non è poi così un'assurdità. E così vai col corso "Pronto soccorso cucito". Ci si aspettava di tutto, soprattutto ad imparare ad usare la macchina da cucire e invece ci siamo ritrovate con questa estrosissima maestra che tutto sa usare tranne che la macchina, diceva "Io faccio prima a mano". Però dal mio punto di vista non aveva torto: abbiamo imparato a mettere bottoni, a fare punti nascosti a mano, a imbastire...adorato odiato imbastire...Soprattutto abbiamo tanto tanto riso.
Poi abbiamo preso un pò di coraggio e abbiamo scelto ognuna la sua direzione. Io ho trovato la mia quel giorno in cui la mia nipotina Emma, in occasione della sua Comunione mi dice "Zia me le fai tu le bomboniere?" "Perchè no. Purchè mi diate il tempo...non le ho mai fatte".
Abbiamo cominciato con l'andare insieme in merceria a scegliere la stoffa, i nastrini e per me ad immagazzinare idee e poi vai di tentativi per realizzare un sacchetto sorpresa cioè un sacchettino un pò più grande del solito che contenesse la scatoletta della bomboniera.
Due stoffe colorate...devo essere matta...ma come si fa????????????? Lino Bissone ecrù, tela vichy bianco lilla, lavanda originale di provenza, spiga naturale, nastrino cotone fetuccia.
BIBIDI BOBIDI BU: ecco fatto. . . Che profumo!
Ecco questa è la sensazione che si dovrebbe provare sempre quando si lavora: soddisfazione, riconoscimento, gioia. Non lo dimenticherò mai. Grazie Emma!
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