Eccoci con il nostro appuntamento settimanale.
Amo pensare che vi siate fornite di tutto l’occorrente, che abbiate aperto, acceso e provato la macchina da cucire e iniziato a leggere le istruzioni e che abbiate detto: “Ok meglio che aspetto Aly (babà)!”.
Se invece avete ancora lo scatolone imballato, che dirvi, correte ad aprirlo e almeno attaccate la spina alla corrente.
Il mio professore di ragioneria diceva “L’organizzazione è alla base di tutto” ed aveva ragione, non solo per il lavoro, ma anche per la casa, la famiglia e ovviamente il cucito.
Per cominciare avete bisogno di:
© un tavolo comodo (col tempo s’impara anche a cucire sopra il letto);
© una buona luce sopra la macchina (altrimenti ci rimettete gli occhi);
© una buona sedia comoda e all’altezza giusta per avere una postura corretta (altrimenti ci rimettete la schiena);
© tanto tempo;
© tanta calma;
© macchina da cucire;
© filo scuro;
© stoffa chiara;
© libretto delle istruzioni;
© quadernetto e matita o post it da attaccare direttamente sul libretto per segnare gli appunti;
© quadernone ad anelli con buste trasparenti per contenere le vostre produzioni e tenerle a portata di mano oppure pinzatrice per attaccare un lato delle produzioni direttamente sul quaderno (dobbiamo vedere anche il retro di una cucitura per vedere se è fatta bene o meno).
Bene, se avete tutto, procediamo.
Innanzitutto prepariamo la macchina all'uso: qui non vi posso aiutare perchè ogni macchina è a sè, perciò seguite le istruzioni su come si fa una spoletta e come si mette, cominciate a raccogliere le prime informazioni utili su tensione fili e tipi di punto.
Cominciamo dalla cucitura punto dritto:
selezionate il punto così come impostato dalla macchina, cucite un pezzettino di stoffa: una volta finito segnatevi la lunghezza e larghezza del punto definendolo “standard”.
Guardate il risultato e riprovate finché non viene sufficientemente dritta.
Ripetete l’operazione cambiando, secondo le istruzioni della vostra macchina, la lunghezza e larghezza del punto e registrandolo sul pezzo di stoffa: più combinazioni avrete più capirete quali parametri vi servirà modificare a seconda della vostra necessità; inoltre, registrando tutto sulla stoffa creerete un vostro archivio dei punti, che vi sarà utile soprattutto all’inizio per orientarvi senza dover fare ogni volta duecento prove.
Ora dovrete continuare a fare la stessa cosa il punto zig-zag: qui larghezza e lunghezza assumono un significato diverso e più tangibile.
Se le cuciture non vengono belle dritte non spaventatevi ma organizzatevi: potete tracciare la riga con il gesso per riuscire a seguirla oppure vi create un riferimento direttamente sulla macchina (generalmente la placca è rigata), o qualunque altro metodo voi troviate. Siamo delle creative no?
Ricordatevi, però, di fare attenzione se la stoffa è tagliata dritta se la usate come riferimento; se non lo è, ora, per questo lavoro non ha molta importanza perché sono solo delle piccole righe di esempio, ma nell’esecuzione di un progetto il lavoro non verrà correttamente.
Cosa dire: Buon lavoro e alla prossima!